Gli impianti antincendio a idranti sono un tipo di sistema antincendio comunemente utilizzato per spegnere grandi incendi all’aperto o in ambienti industriali. Funzionano con l’utilizzo di un sistema di tubazioni sotterranee, alimentate da una fonte esterna di acqua (una rete idrica o un serbatoio di stoccaggio) che consentono l’utilizzo di idranti per spegnere l’incendio.
Questo tipo di impianto è obbligatorio in molti edifici come, ad esempio, scuole, autorimesse, ospedali e strutture sanitarie, uffici, cinema e teatri, impianti sportivi, hotel ed alcuni condomini.
Le reti idranti sono tipicamente un impianto ad umido, ossia riempite costantemente d’acqua. È quindi essenziale che la rete di tubazioni sia sempre installata in ambienti riscaldati o dove comunque la temperatura non scenda mai sotto i 4°C.
In caso però questo non sia possibile, si può optare per una rete idranti a secco che, a differenza della precedente, ha le tubazioni riempite solo con aria (o gas inerte) e, solo al momento dell’attivazione, tali tubazioni saranno riempite con acqua.
Un altro tipo di distinzione che si può fare è tra “protezione interna”, realizzata con idranti UNI45 o naspi installati all’interno del fabbricato o comunque in posizione tale da permettere un attacco ravvicinato all’incendio, e “protezione esterna” con idranti a colonna UNI70 o sottosuolo per una lotta all’incendio dall’esterno
La complessità ed estensione della rete dipende dal livello di rischio. La norma UNI 10779 definisce 3 livelli di Pericolosità, in funzione della quantità di materiale combustibile presente, della probabilità di innesco, e della velocità di propagazione delle fiamme.